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                                Pure Hearts

 

La prima volta ci siamo sentiti per accordarci, Kanon mi ha chiesto come dovevano vestirsi. “Come vi pare” ho risposto, non volevo creare stress.

Tutto immaginavo, tranne che si sarebbero presentate in uniforme scolastica. In Giappone si dice che sia l’abito migliore per tutte le occasioni, soprattutto a quell’età.

Siamo a Tajimi, piccola città di provincia nella prefettura di Gifu. L’inverno è alle porte ma la temperatura è ancora gradevole. Il fiume attraversa la città ed è un punto di ritrovo per molti, si passeggia, si parla, di un amore o di un problema. Qualunque cosa sia il fiume fa sempre da cornice alle giornate delle ragazze.

 Tra un po’ ci saranno le vacanze invernali e poi in primavera il grande salto dalle scuole superiori all’università. Oggi i sorrisi si sprecano. Le osservo mentre si scambiano sguardi complici e pieni di affetto. Riesco a scorgere persino amore per alcuni secondi.

 Non posso fare a meno di pensare a quanto tutto sia così essenziale nella sua straordinarietà, a queste cinque bellezze infinite, la voglia di ridere e di volersi bene senza pietà. Kanon, tra le ragazze, è quella che conosco meglio, è figlia di un amico, l’ho vista crescere e diventare sempre più graziosa. E’ la prima volta che la vedo insieme alle amiche e mi sorprende il fatto che il suo comportamento non cambi di una virgola da come la conosco io.

 E’ passato un anno da quel giorno e io ho finalmente deciso di mettere mano alle foto come a dover toccare un’antica pergamena, fragile, preziosa. La purezza di quei cuori mi toccava e mi frenava quasi a voler nascondere e tenere per me quel tesoro inestimabile.

 Oggi le ragazze sono impegnate a cercare la loro strada, tra amori da soffrire e problemi da risolvere. Allegre o tristi, ma separate l’una dalle altre. La serie di immagini proposta è la testimonianza di un incontro di storie e di vite, la traccia tangibile di un momento dell'esistenza di queste ragazze, irripetibile e destinato a svanire, di cui io mi faccio testimone silenzioso.

Luigi Stranieri

Tajimi 2016

Japanese Stories

Luigi Stranieri

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