Deja Vu
Percorso circolare alla ricerca di errori
Da ragazzo mi capitava spesso di imbattermi in un deja vu, avete presente quei ricordi inaspettati in cui vi sembra di aver già vissuto un momento oppure un luogo?
A me capitava spesso e la curiosità mi portava a pensare a vite passate o cose esoteriche non proprio scientifiche. Poi un giorno leggo che qualcuno in Scozia ha scoperto perché abbiamo un deja vu e tutto il mistero è sfumato, senza nemmeno aver avuto la sensazione di averlo vissuto quel momento.
Nei miei pensieri da ragazzo il misterioso fatto era la prova, se non certificata, quasi sicura che il mio tempo non sarebbe finito, che il cerchio non si sarebbe chiuso ma come un’immagine ipnotica avrebbe continuato a girare e girare.
Quei ricordi di ricordi mi mandavano segnali falsi su cosa avevo fatto nelle mie vite passate, su dove ero stato e per giorni mi domandavo cosa fossi stato quando ero un altro, gli ero affezionato.
La mente va alla ricerca di errori e quando li corregge accade il deja vu, quindi niente più cerchi nella mente, niente più tempo infinito che si rincorre. Eppure contro tutte le evidenze io insisto a credere al mio io dentro e fuori questo tempo.
Mi piace pensare che in un universo parallelo ci sia per ognuno un altro e che il tempo faccia un giro su se stesso e torni inevitabilmente al punto dove ci eravamo lasciati. Un percorso circolare durante il quale ogni tanto aggiustiamo gli errori della mente.
Nagoya 9 Agosto 2017
Luigi Stranieri
Vincitore del Premio Anatomie 2017